Lo sciopero della fame del presidente Aice: "la legge sull'epilessia è ferma"

Giovanni Battista Pesce, papà di una ragazza con epilessia criptogenetica farmacoresistente e presidente dell'Associazione italiana contro l'epilessia (Aice), ha iniziato lo sciopero della fame davanti al ministero della Salute. Pesce chiede che sia consegnata la relazione tecnica richiesta un anno fa dalla Commissione Bilancio del Senato in modo che possa riprendere, fino all'approvazione, l'iter legislativo del disegno di Legge n. 898 «Disposizioni per la tutela delle persone affette da epilessia». La protesta era stata annunciata circa due settimane fa. "Da un anno - spiega l'associazione in una lettera aperta al presidente della Repubblica Mattarella e ai ministri Schillaci, Locatelli e Giorgetti - la mancante Relazione Tecnica blocca la trattazione per l'approvazione di una prima Legge per Piena Cittadinanza a 550mila Persone con epilessia e Loro Famiglie. Ai pochi beati che guariscono, più del 30% delle persone con epilessia versa in farmaco resistenza, assume i farmaci e manifesta anche le crisi. Ciò nonostante un iperbolico mercato di medicinali, non curativi, solo sintomatici e con rilevanti effetti collaterali. Con una crisi sei soggetto a giuste limitazioni, ingiustamente ti sono negate adeguate misure inclusive. L'inclusione delle persone con epilessia in farmacoresistenza è il primo obbiettivo che AICE intende realizzare in questa Legislatura".
ansa